Dalle parole ai fatti
Dopo le parole di Mario Draghi si è passati ai fatti di Haruhiko Kuroda ,che con un provvedimento a sorpresa ha introdotto i tassi di interesse negativi per i depositi in eccesso delle istituzioni finanziarie presso la banca centrale giapponese. Una mossa accompagnata dall’affermazione che, se necessario, i tassi diventeranno ancora piu’ negativi.
L’impatto è stato sconvolgente sulla borsa di Tokyo,prima un forte balzo e subito dopo di nuovo in territorio negativo ,per chiudere infine con un rialzo vicino al 3%.
Il positivo contagio si è diffuso su tutte le piazze mondiali permettendo ai principali indici di chiudere il bilancio settimanale in positivo ,fa ancora una volta eccezione Milano che archivia il peggior gennaio di sempre.
Lo S&P500 chiude il mese con una correzione del 5,07%,quinto peggior gennaio dal 1985 ma torna al di sotto dei dieci punti dai massimi di maggio 2015 e soprattutto si allontana in modo convincente da un supporto particolarmente preoccupante.
Settimana relativamente stabile per il petrolio che chiude vicino ai 34$ al barile,livello abbandonato nel giorno della Befana,in diminuzione lo spread Btp-Bund grazie soprattutto al continuo rialzo del prezzo del decennale tedesco il cui rendimento è ora allo 0,33 , anche il Vix tende a tranquillizzarsi ma resta ancora sopra ai 20 punti.
Nel settore dei cambi si vedono i primi segnali di un rafforzamento delle valute emergenti,mentre prosegue la fase laterale del cross euro-dollaro.
A questo punto la settimana che sta per iniziare dovrà dimostrare se il rimbalzo iniziato il 21 gennaio potrà proseguire oppure sarà destinato a soccombere e a spalancare in modo definitivo le porte al poco amato orso.
Per oggi è tutto un saluto e alla prossima.